Gli innamoramenti – Javier Marías

"Ci si abitua a vivere dipendendo dall'opportunità che non arriva, tranquilli in fondo, al sicuro e passivi, increduli in fondo che possa mai presentarsi."

Marías è uno di quegli autori che compro quando non ho le idee chiare su cosa ho voglia di leggere: perché so che non tradisce, so già che mi piacerà da morire, che mi trascinerà nei suoi racconti e nelle sue riflessioni. E con lo stile elegante della sua scrittura, una vera e propria esplosione di ipotassi.

Gli innamoramenti è una disamina profonda di alcune relazioni amorose che si intersecano fra loro (ma non nel senso del tradimento) e che l’autore fa assurgere a paradigma dei rapporti sentimentali che legano gli uomini e le donne fra loro, condendo la narrazione con una vicenda che assume i toni del giallo man mano che la lettura procede.

Marías sa, come pochi, scavare nell’animo umano più profondo per leggervi dentro e mostrarci, dopo tutto, noi stessi. E lo fa con un passo lento ma inesorabile, che ci cattura con le sue mille e acute digressioni, e ci fa quasi implorarlo di andare avanti, di svelarci l’evoluzione di una storia che fino all’ultima pagina resta aperta a tutte gli epiloghi possibili.

Intorno all’amore, in questo bellissimo romanzo, gravitano la gioia, la memoria, l’oblio, la vergogna, la colpa, le debolezze umane, il dolore, la sofferenza, la menzogna e anche la morte, che mescola le carte in modo più oscuro delle iniziali apparenze. Ad arricchire ulteriormente le pagine del libro, un’enorme quantità di citazioni letterarie che sono vere e proprie analisi critiche.

Lascia un commento