
"Quando ogni discussione diventa una battaglia per la supremazia morale o intellettuale, le opinioni non sono più semplici posizioni da difendere o da rivedere alla luce dei fatti. Diventano bandiere identitarie, simboli di appartenenza a una fazione. E in un contesto del genere, cambiare idea equivale a cambiare bandiera."
Analisi seria, approfondita ed esaustiva delle tante dinamiche psicologiche e relazionali che soggiacciono a ogni discussione on line e che, chi più chi meno, inconsapevolmente agiamo tutti. Al tempo stesso una disamina accurata dei social e della loro influenza sulla società, sul pensiero umano nel senso ampio del termine, sulla politica e su un infinito numero di aspetti quotidiani del nostro vivere.
La spiegazione chiara del perché qualunque discussione virtuale finisca, immediatamente e inevitabilmente in rissa; perché invece di un confronto di idee e opinioni ci sia sempre uno scontro identitario, anche su tematiche leggere; perché l’impulso di rispondere prevalga spesso quello di capire.
E si potrebbe andare avanti per molto, perché questo libro non omette nessuna delle situazioni in cui almeno una volta ci siamo trovati tutti, soprattutto quelli che ritengono di essere obiettivi e super partes. E sì, perché in queste pagine ce n’è anche per loro, quelli convinti che rifiutare un’idea soltanto perché sposata dalla maggioranza equivalga a essere liberi, mentre invece sono prigionieri del ruolo che hanno scelto e che gli impedisce, anche di fronte all’evidenza, di uniformarsi alla ragione.
Un’opera che nasce e si sviluppa a partire da una pagina Facebook molto interessante e che seguo da anni, uomoMordeCane, tenuta dall’autore, esperto di comunicazione e formatore aziendale. Un invito a riflettere, perché, ci piaccia o meno, questo libro parla anche di noi; tutti, almeno una volta, abbiamo agito così.