
Una delle mie rare riletture, ma il romanzo merita davvero.
Una rivisitazione della figura di Giuda, visto da una prospettiva diversa da quella tramandata nei secoli, e messo in parallelo con un personaggio di fantasia che duemila anni dopo, nella stessa terra, viene accusato di tradimento per aver promosso una coesistenza pacifica fra arabi ed ebrei.
Il traditore visto non semplicemente come quello che rompe i patti per mero e banale tornaconto personale ma come colui che cerca vie nuove in aperta rottura con la tradizione o con il pensiero imperante.
Il consueto stile elegante di Oz in un libro che nei diversi piani di lettura affascina dalla prima all’ultima pagina.